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L’Italia è il Paese dei due pesi e delle due misure. Lo è ancor di più su Facebook.
Le regole non valgono mai per tutti, l’interpretazione dei fatti ha sempre un’etichetta.
Tempo fa vi affannavate a sparare condanne per la ragazzetta Rom che aveva ammazzato una ragazza sotto la metro con un ombrello che, dopo alcuni anni di carcere, visto che era minorenne, era stata avviata alla libertà provvisoria con il lavoro. Si era pure aperta un profilo su Fb dove postava le foto delle domeniche al mare.
Scandalo!
Tanto per restare in tema, non una parola, un’emoticon indignata ho visto per il rilascio dopo soli 4 anni (metà della pena che era già vergognosamente bassa) dell’uomo italiano che ha ucciso con un pugno in faccia un’infermiera romena all’Anagnina.
Lui non ha un profilo Facebook, è stato più furbo. Non è un ragazzino, è un uomo adulto e consapevole, ma soprattutto è italiano.
Quanto vi indignate per bufale razziste che alimentano il vostro odio primitivo e il vostro bisogno di dare la colpa all’altro?
I titoli che richiamano reati di immigrati sono i più cliccati. Quasi ve li andate a cercare per fare la vostra buona azione quotidiana, per mettere in guardia i vostri amici Fb italiani e assediati da extracomunitari e clandestini.
Nel vostro delirio di persecuzione pensate che in Italia il 20% della popolazione sia composta di immigrati, mentre parliamo solo del 6%, tra le percentuali più basse d’Europa.
Votate chi aizza le vostre paure e vi promette che la vostra vita di merda migliorerà sensibilmente cacciando dall’Italia badanti ucraine e raccoglitori di pomodori africani. E voi volete crederci, perché così non siete costretti ad ammettere che dipende da voi.
Preferite credere e strillare che sono gli ‘altri’ che vi aumentano le tasse, che non vi danno in cambio servizi, che vi fanno lavorare in nero, che vendono la fabbrica ai cinesi e vi mettono in mezzo ad una strada.
Perché l’Italia, si sa, è stata governata dagli immigrati e dai clandestini negli ultimi 60 anni.
Sono gli immigrati che ci rubano il lavoro. Infatti l’Italia è l’unico Paese in cui il 70% dei laureati sta a casa e gli uffici sono pieni di clandestini.
Vi crogiolate in un insieme illogico di scuse incoerenti che però riesce a farvi sentire meglio.
Risparmiate sullo psicologo e scaricate la vostra frustrazione su Fb.
Risparmiate sui processi e li celebrate su Fb.
Risparmiate sul cervello perché lasciate che chi guadagna con la vostra dabbenaggine si faccia ricco con i vostri clic.
E applicate due pesi e due misure.
Create due liste nette.
Noi e loro.
E noi ha sempre ragione.
E noi è sempre pieno di italiani a sangue puro.
E contribuite solo a diffondere odio, disinformazione e auto-assoluzioni immeritate.
Però non vi preoccupate. Troverete sempre dei sodali che vi sosterranno in queste accuse.
Insieme, in un mondo ideale popolato solo da italiani, probabilmente vi affannereste a tornare ai libelli nord e sud.
Sareste comunque costretti a fare nuove liste noi e loro. Perché non c’è niente da fare: senza un nemico terzo dovreste affrontare le vostre responsabilità e la vostra mediocrità.
E rischiereste di accorgervi che siete contro persino voi stessi.
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